FANDOM ADDICTED #4 GAME OF THRONES

Buonasera truppa! Rieccomi sul blog per un'altra recensione per questa rubrica! Per oggi ho deciso di parlarvi di una serie che seguo da molti anni e di cui ho letto i libri, e che amo tantissimo. Ovviamente la conoscerete, e spero che questa recensione sull'ultima stagione uscita vi piaccia :) 

SI CONSIGLIA LA LETTURA DOPO LA VISIONE DELLA SETTIMA STAGIONE!

Andata in onda dal 16 luglio di quest'anno, Game of Thrones conta ora ben sette stagioni e una miriade di fan sparsi per il mondo. Da quando, però Giorgione Martin ha recentemente deciso di abbandonare l'accompagnamento della serie per dedicarsi esclusivamente alla scrittura (dal momento che è lento come la morte), sul fandom sembra scoppiata una guerra di discussioni sulla validità della serie.

La serie racconta le avventure di molti personaggi ed è ambientata in un grande mondo immaginario costituito principalmente dal continente Occidentale (Westeros) e da quello Orientale (Essos). Il centro più grande e civilizzato del continente Occidentale è la città capitale Approdo del Re, dove si trova il Trono di Spade dei Sette Regni. La lotta per la conquista del trono porta le più potenti e nobili famiglie del continente a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto gioco di potere, che coinvolge anche l'ultima discendente della dinastia regnante deposta. Gli intrighi politici, economici e religiosi dei nobili lasciano la popolazione nella povertà e nel degrado, mentre il mondo viene minacciato dall'arrivo di un inverno diverso dai precedenti, che risveglia creature leggendarie dimenticate e fa emergere forze oscure e magiche.

E' abbastanza immediato, infatti, notare una grande differenza nelle prime cinque stagioni rispetto alle ultime due, dove è venuta a mancare la mano letale di Martin. Negli ultimi diciassette episodi, il clima retrospettivo, lento e calcolato, si è perso notevolmente, preferendo un'atmosfera frettolosa e frenetica.

Nonostante sia una persona con poco spirito critico, per quanto riguarda le serie tv, ho notato moltissimo queste "novità". In primo luogo dagli spostamenti lungo il Continente avvenuti in modo assurdamente rapido, in secondo luogo dalle concatenazioni ravvicinate di avvenimenti sconvolgenti che non danno tempo allo spettatore di metabolizzare (in particolare nel sesto episodio).
Sembra, quindi, che in realtà queste due ultime stagioni non siano atte alla vera e propria conquista del Trono di Spade, ma che fungano da preludio alla grande guerra contro la minaccia degli Estranei, coltivata e approfondita lungo le sette stagioni.
In sostanza, questa stagione è "propedeutica" alla Vera Guerra che avrà luogo nella prossima stagione, che vedrà i Vivi contro i Morti.
Ho trovato questi episodi davvero emozionanti, nonostante tutto. In particolare la reunion degli Stark a Grande Inverno. E' stato davvero bellissimo, un po' come tornare alle origini, ma avvolti da un'atmosfera di grande tensione e minaccia.

Ho avvertito un ritorno alle origini anche alla morte di Viserion, già anticipata dalle immagini promozionali della settima stagione, che mi ha letteralmente stracciato il cuore in tanti pezzettini. Insomma, una sensazione tipica di un fan del Trono di Spade. Questo avvenimento rimarrà sicuramente uno dei più tragici nella storia di Game of Thrones.

In questa stagione, inoltre, ho apprezzato molto il personaggio di Cersei. E' quasi l'unica ad aver mantenuto, nel corso delle sette stagioni, una ferma coerenza con i suoi modi di fare. Meschina, agisce solo per il benessere e la salvezza personale ed è caratterizzata dall'unica debolezza che consiste nel profondo amore per la famiglia. Gli altri personaggi, dal mio punto di vista, si sono leggermente appiattiti, aiutati solo dalla regia, dai costumi e dalla realizzazione in generale che permangono a livelli altissimi.


Jon e Daenerys?
A dire la verità non so dirvi, di preciso, cosa penso riguardo a questa "nuova coppia". Il sentore che qualcosa di tenero (e incestuoso) tra di loro sarebbe successa si sentiva già dal loro primo incontro, quindi l'ultima loro scena non è stata poi una sorpresa. Sinceramente trovo la questione abbastanza scontata, ma probabilmente questo è il risultato di una narrazione così frettolosa e quasi forzata, che non mi ha lasciato il tempo di metabolizzare e di sostenere questa coppia come si deve. In più preferivo Jon con Ygritte, ma vbb.

Insomma, è palese che vi siano stati dei cambiamenti, mi permetto di dire, radicali, malcelati dietro una messa in scena collettiva da paura, e che hanno legittimamente scatenato la delusione in alcuni fan. Non ci sono più le puntate ricche di dialoghi ben costruiti e corposi, significativi, o la metodica lentezza delle strategie di guerra, i sotterfugi ben ricamati nella trama. Lo show ha acquisito una rapidità che ha comportato anche una diminuzione delle puntate nelle ultime stagioni (maledetti! ne voglio altre <.<). Tuttavia, Got rimane Got. Questa stagione si è fatta comunque apprezzare e, personalmente, ne sono rimasta catturata come al solito.

L'ultimo episodio, infine, (in particolare l'ultima scena), mi ha lasciata completamente a bocca aperta. Cioè, effettivamente ce lo si poteva benissimo aspettare, ma i produttori hanno comunque fatto un bel lavoro per tenerci (almeno, per quanto riguarda me) sulle spine e con il fiato sospeso fino all'ultimo fotogramma. 

Insomma, questa è stata la mia reazione dopo averla vista.

★★★★☆

Voi cosa ne pensate? :)